venerdì 1 novembre 2013

Il fantastico mondo delle creature che ci accompagnamo nella vita: gli animali ANIMALI 1

Cominciamo da lui, perchè mi è venuto spontaneo pensarci mentre lo guardavo e  mi venivano in mente tutte quelle tristi storie di cani abbandonati, percossi, maltrattati che mi giungono su facebook e che non vorrei conoscere e che mi fanno sempre soffrire fisicamente e spiritualmente, perchè in un mondo sano, responsabile e rispettoso di quello che ci circonda e che ci viene donato, o meglio sarebbe dire prestato, tutte le brutture che vengono continuamente perpetrate contro le creature più deboli, dovrebbero essere perseguite duramente, perchè è un gravissimo segno di disumanità.

Ma come al solito bisognerebbe aprire un faldone gigantesco e non è nè il luogo nè lo scopo

Parliamo invece di lui........di Paddy  e quindi cominciamo dal fondo per poi risalire a tutte le creature che ci hanno regalato un po' di felicità nel percorso della nostra vita. Sono tante. E tutte meritano di essere menzionate, un po' alla volta.


Paddy ha 11 anni, è arrivato da noi 10 anni fa, arrivato, certo come la gran parte degli animali che popolano o hanno popolato le nostre case.    Avevamo da poco perso i due cani che avevamo Dadà e Pinocchio ( di questo sarà necessario parlare perchè era un bull terrier che era stato fatto combattere, ma che per sua disgrazia, o fortuna, non era stato ritenuto idoneo) e quindi ci trovavamo son un senso di vuoto. Era un periodo difficile per la nostra famiglia e per chi volesse approfondire il significato che ha per l'essere umano l'incontro con un animale, consiglio di seguire una conferenza o un seminario del dottor Stefano Cattinelli, veterinario con una formazione tale, che verrebbe più da considerarlo uno psicoterapeuta che un semplice veterinario. Comunque, secondo la sua esperienza, un cane entra nella vita di una famiglia quando c'è bisogno di forza, e so solo io quanta forza mi necessitava in quel periodo.
Due delle mie figlie, l'altra era all'estero per motivi di studio, un bel giorno hanno deciso che non si poteva più stare senza la compagnia di un cane, e sono andate al canile di zona per cercarne uno adatto. E' sempre un errore pazzesco andare al canile per gente come noi, se va bene, esci con due cani solitamente i più disgraziati o peggio malati del centro, quelli insomma che nessuno prenderà mai, nel caso specifico sarebbe successa la stessa cosa, infatti le ragazze sono tornate a casa con due opzioni: un cane che era tanto tenero ed affettuoso e un altro che poverino nessuno voleva perchè vecchio e malandato. Non avevano ancora preso le due bestiole, ma con me sapevano di sfondare una porta  aperta e quindi si decise insieme di andarli a prendere di lì a qualche giorno. Ma il destino aveva per noi piani diversi.
Un paio di giorni dopo, mentre le figlie facevano una passeggiata nei campi, incontrarono un cane, un meticciodi circa un anno, un incrocio con uno spinone, sporco e puzzolente (questo ultimo particolare devo dire che l'ha gloriosamente mantenuto) che, ovviamente, ha incominciaro a seguirle, un contadino di una cascina lì vicino interpellato dalle ragazze, disse che erano parecchi giorni che gironzolava lì intorno e che sicuramente era stato abbandonato. Detto Fatto il piccolo meticcio aveva trovato casa.
Paddy ormai incomincia ed essere un po' meno discolo di quando è arrivato. all'epoca saltava come un canguro cercando di morderti il naso, un particolare segno di affetto e quando riusciva a trovare il cancello aperto fuggiva a spron battuto e disubbidiente come una scimmia, più lo chiamavi e più correva veloce nella direzione opposta.    Per un certo periodo ha avuto una fidanzata, Maja, una beagle che viveva in una casa abbastanza lonatano da noi, e quando scappava eravamo certi di trovarlo là, in silenziosa contemplazione della sua amata.
Ha un grande giardino dove vivere ed un piccolo recinto con una cuccia di legno, fatta arrivare apposta dalla Germania, da mia figlia e dal suo fidanzato due anni fa ,quando il poverino è stato colpito da dei dolorosi reumatismi, ma quando d'inverno le temperature scendono molto sotto lo zero, la notte riposa nell'ingresso sopra un grande cuscino per cani.  Con gli anni è diventato più tollerante e vive senza alcun problema con la compagnia delle oche, e generalmente si astiene dall'ingoiare i poveri pulicini che le sciocche galline portano a passeggiargli  sotto al naso, è rimasto però un grande cacciatore di topi e quando di notte ne scova uno nascosto da qualche parte, fa un tale baccano che più di una volta sono dovuta scendere e spostare tutto ciò che gli impediva di acchiapparlo.
Sta invecchiando, ma con grande dignità e quando lo guardo sono felice che ci abbia scelto lui e non viceversa, un motivo ci sarà stato e non posso fare a meno di ricordare un pomeriggio invernale, tanta neve nei campi , lui ed io a passeggio (Paddy adora la neve, rotolarsi, mangiarla, buttarla per aria) e poi, con la mia straordinaria incapacità di orientarmi, non sapere più dove si era, tutto bianco, nessun punto di riferimento, gli alberi tutti ugualmente spogli e simili, il buio che sopraggiungeva. Ad un tratto ...un bivio, io ero certa che la strada giusta fosse quella a destra, ma Paddy mi guardava con i suoi occhi tondi ed interrogativi, ben piazzato su il viottolo a sinistra, una gioiosa risata mi è saltata fuori dal petto e gli ho detto- Sai ho più fiducia in te che in me stessa, andiamo dove vuoi tu-  Inutlile dire che in men che non si dica eravamo a casa
Tutti e due al calduccio.
Grazie piccolo-grande Paddy