venerdì 8 gennaio 2016

martedì 29 dicembre 2015

Natale 2015 - Christmas 2015


                                                       Il pellerossa nel presepe                                                         
Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i Magi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto , via, Toro Seduto:
torna presto da dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente.
O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?

O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà

The Indians in the crib

And the Indians with feathers on his head
and with the hatchet in hand tight ,
as it is done between the statuettes
the manger , the shepherds and doggies ,
and the donkey , and the wise men on camel ,
and the stars well- arranged ,
and the old lady of chestnuts ?
It is not your place , away , Sitting Bull :
back soon to where you came .
But the Indian does not feel .
Or does the Indian.
There we leave , you say , does the same ?
Or will annoy the angels of plaster ?
Maybe it came all the way here
He has done so much traveling ,
because he has heard the message :
peace to men of good will




 
 
 
 
 



giovedì 14 maggio 2015

Tornano al Mulino......Paoletta e Adriano!!!!!Foto 





     



I maestri della lievitazione dolce e salata saranno con noi 
mercoledì  27 maggio con

                                                         magnifici croissants..........................................................







                                                       
  pizza in teglia croccante
          indimenticabile !!!






  e sabato 30 e domenica 31  con...............




Torta di rose, pane di grano duro, focaccia lucana con lievito madre e focaccia soffice  




FotoFoto


ADRIANO e PAOLETTA!!!


 info e prenotazioni  corsidicucinaepanificazione@gmail.com  o   346 777 86 09 
                                                      



martedì 9 dicembre 2014

  
Le stagioni del mulino -The mill's seasons

Autunno - Autumn







Funghi funghi funghi 
 per un autunno gioioso-
Mushrooms, mushrooms and mushrooms for a joyous fall











Inverno- Winter










Natale e i suoi doni
Christmas and its gifts









Primavera- Spring












Il pane: meraviglia della natura
Bread: wonder of nature














Estate- Summer





 














lunedì 30 giugno 2014

venerdì 1 novembre 2013

Il fantastico mondo delle creature che ci accompagnamo nella vita: gli animali ANIMALI 1

Cominciamo da lui, perchè mi è venuto spontaneo pensarci mentre lo guardavo e  mi venivano in mente tutte quelle tristi storie di cani abbandonati, percossi, maltrattati che mi giungono su facebook e che non vorrei conoscere e che mi fanno sempre soffrire fisicamente e spiritualmente, perchè in un mondo sano, responsabile e rispettoso di quello che ci circonda e che ci viene donato, o meglio sarebbe dire prestato, tutte le brutture che vengono continuamente perpetrate contro le creature più deboli, dovrebbero essere perseguite duramente, perchè è un gravissimo segno di disumanità.

Ma come al solito bisognerebbe aprire un faldone gigantesco e non è nè il luogo nè lo scopo

Parliamo invece di lui........di Paddy  e quindi cominciamo dal fondo per poi risalire a tutte le creature che ci hanno regalato un po' di felicità nel percorso della nostra vita. Sono tante. E tutte meritano di essere menzionate, un po' alla volta.


Paddy ha 11 anni, è arrivato da noi 10 anni fa, arrivato, certo come la gran parte degli animali che popolano o hanno popolato le nostre case.    Avevamo da poco perso i due cani che avevamo Dadà e Pinocchio ( di questo sarà necessario parlare perchè era un bull terrier che era stato fatto combattere, ma che per sua disgrazia, o fortuna, non era stato ritenuto idoneo) e quindi ci trovavamo son un senso di vuoto. Era un periodo difficile per la nostra famiglia e per chi volesse approfondire il significato che ha per l'essere umano l'incontro con un animale, consiglio di seguire una conferenza o un seminario del dottor Stefano Cattinelli, veterinario con una formazione tale, che verrebbe più da considerarlo uno psicoterapeuta che un semplice veterinario. Comunque, secondo la sua esperienza, un cane entra nella vita di una famiglia quando c'è bisogno di forza, e so solo io quanta forza mi necessitava in quel periodo.
Due delle mie figlie, l'altra era all'estero per motivi di studio, un bel giorno hanno deciso che non si poteva più stare senza la compagnia di un cane, e sono andate al canile di zona per cercarne uno adatto. E' sempre un errore pazzesco andare al canile per gente come noi, se va bene, esci con due cani solitamente i più disgraziati o peggio malati del centro, quelli insomma che nessuno prenderà mai, nel caso specifico sarebbe successa la stessa cosa, infatti le ragazze sono tornate a casa con due opzioni: un cane che era tanto tenero ed affettuoso e un altro che poverino nessuno voleva perchè vecchio e malandato. Non avevano ancora preso le due bestiole, ma con me sapevano di sfondare una porta  aperta e quindi si decise insieme di andarli a prendere di lì a qualche giorno. Ma il destino aveva per noi piani diversi.
Un paio di giorni dopo, mentre le figlie facevano una passeggiata nei campi, incontrarono un cane, un meticciodi circa un anno, un incrocio con uno spinone, sporco e puzzolente (questo ultimo particolare devo dire che l'ha gloriosamente mantenuto) che, ovviamente, ha incominciaro a seguirle, un contadino di una cascina lì vicino interpellato dalle ragazze, disse che erano parecchi giorni che gironzolava lì intorno e che sicuramente era stato abbandonato. Detto Fatto il piccolo meticcio aveva trovato casa.
Paddy ormai incomincia ed essere un po' meno discolo di quando è arrivato. all'epoca saltava come un canguro cercando di morderti il naso, un particolare segno di affetto e quando riusciva a trovare il cancello aperto fuggiva a spron battuto e disubbidiente come una scimmia, più lo chiamavi e più correva veloce nella direzione opposta.    Per un certo periodo ha avuto una fidanzata, Maja, una beagle che viveva in una casa abbastanza lonatano da noi, e quando scappava eravamo certi di trovarlo là, in silenziosa contemplazione della sua amata.
Ha un grande giardino dove vivere ed un piccolo recinto con una cuccia di legno, fatta arrivare apposta dalla Germania, da mia figlia e dal suo fidanzato due anni fa ,quando il poverino è stato colpito da dei dolorosi reumatismi, ma quando d'inverno le temperature scendono molto sotto lo zero, la notte riposa nell'ingresso sopra un grande cuscino per cani.  Con gli anni è diventato più tollerante e vive senza alcun problema con la compagnia delle oche, e generalmente si astiene dall'ingoiare i poveri pulicini che le sciocche galline portano a passeggiargli  sotto al naso, è rimasto però un grande cacciatore di topi e quando di notte ne scova uno nascosto da qualche parte, fa un tale baccano che più di una volta sono dovuta scendere e spostare tutto ciò che gli impediva di acchiapparlo.
Sta invecchiando, ma con grande dignità e quando lo guardo sono felice che ci abbia scelto lui e non viceversa, un motivo ci sarà stato e non posso fare a meno di ricordare un pomeriggio invernale, tanta neve nei campi , lui ed io a passeggio (Paddy adora la neve, rotolarsi, mangiarla, buttarla per aria) e poi, con la mia straordinaria incapacità di orientarmi, non sapere più dove si era, tutto bianco, nessun punto di riferimento, gli alberi tutti ugualmente spogli e simili, il buio che sopraggiungeva. Ad un tratto ...un bivio, io ero certa che la strada giusta fosse quella a destra, ma Paddy mi guardava con i suoi occhi tondi ed interrogativi, ben piazzato su il viottolo a sinistra, una gioiosa risata mi è saltata fuori dal petto e gli ho detto- Sai ho più fiducia in te che in me stessa, andiamo dove vuoi tu-  Inutlile dire che in men che non si dica eravamo a casa
Tutti e due al calduccio.
Grazie piccolo-grande Paddy


mercoledì 16 ottobre 2013

La " Prima immagine " di Enrico Bisi girato al Mulino della Torre nel luglio del 2005








E' capitato per caso.
Gianluca e Massimiliano De Serio carissimi amici delle mie figlie, nonchè  registi ormai molto conosciuti nell'ambito del cinema giovane, segnalarono al loro collega-amico Enrico la nostra casa, in quanto lui stava cercando una location per un cortometraggio da presentare al Torino Film Festival.
Non conoscevo l'ambiente, all'infuori della geniale follia creativa dei gemelli De Serio che apprezzavo come può farlo una donna nei confronti di giovani che potrebbero esserle figli, tutto mi era assolutamente nebuloso
Mi piace andare al cinema, ma quando guardo un film, come credo quasi tutti, mi lascio completamente assorbire dalla trama, dai dialoghi, dalla scenografia, è in fondo come quando si ascolta una corale o una sinfonia, è il tutto, l'armonia dell'insieme che cattura e non il singolo,che sia la parte di un  flauto o di un contralto.
Comunque Enrico mi piacque e la casa a lui.
E così iniziò l'avventura
Vennero ispezionate le stanze per decidere dove girare le varie scene, alcune vennero scartate anche se molto suggestive, per il rischio di dover appoggiare sugli antichi travi le pesanti macchine da ripresa, poi, definita la scelta, iniziarono ad arrivare tecnici e macchinari.   Se non siete particolarmente elastici e  serafici non girate mai un film a casa vostra......rischierete un colpo apoplettico, ma se invece lo siete, godrete di una specialissima esperienza.
E' stato bello vedere il susseguirsi dei girati, la pazienza , generata unicamente dalla passione di Enrico, dimostrata durante le scene più complesse e imperfette, la buffa esperienza di tutta la nostra famiglia seduta sulle scale, in attesa che si liberasse la cucina dove, per l'ennesima volta si girava . Il pellegrinaggio di tutto il paese che sostava fuori dal giardino per ammirare le vele innalzate per gestire i movimenti del sole; e i suggestivi momenti di pausa, quando arrivava la mamma di Enrico, catering familiare d'eccezione per sfamare tutti.    Anche le scene notturne sono state piene di suggestione, grazie anche alla preziosa collaborazione di Piero Basso, piccoli dettagli che lui fa diventare istanti fondamentali.
Poi tutto è finito.
La casa è tornata in ordine, il giardino si è svuoltato di cavi, riflettori e macchine da ripresa, anche gli insetti molesti, disturbati dal buio hanno preferito andarsene e tutto ha ripreso i  soliti ritmi, però il ricordo è rimasto assieme al DVD  del cortometraggio.
Abbiamo ancora ospitato altre troupe per degli spot pubblicitari e dei video clip e siamo stati contattati per alcune scene di un film di Ricki Tognazzi ,  ma il corto di Enrico è rimasto una pietra miliare dell'approccio tra Il Mulino Della Torre ed il mondo solo superficialmente irreale del cinema


                         




  Il grande salone un tempo adibito a sala di  
                   macinazione









                                                                  


        macchinista al lavoro











                                        Piero Basso alle prese con le vele per modificare la luce




                       






       Il quadro del film con la bella e paziente piccola  
                                 protagonista












Il regista Enrico Bisi con l'attrice Simona Nasi