giovedì 26 settembre 2013

NOI LE FACCIAMO COSì

Sin da quando ero bambina, ci sono dei ricordi che sono tirati fuori dai cassetti della memoria, dai profumi.

Come ho scitto nel logo del mio sito::
il cibo....
filo della memoria
profumo...
del caffè al mattino
il ragù...
che sobbolle la domenica
i fichi...
con lo zucchero nella terrrina
ricordi di casa,
di nonni.
di oggi e di sempre


E a questi ricordi appartiene quello del rito della ...conserva di pomodori
Mi si permetta di essere totalmente in disaccordo con coloro che sostengono che le cose di fanno COSI, al di là della constatazione che, il nostro paese stesso, ci insegna esattamente l'opposto, in quanto usi, abitudini e diverse ubicazioni geografiche, ci garantiscono un panorama di modi estremamente differenti di cucinare lo stesso prodotto, ma addirittura lo stesso prodotto, a seconda della regione, cambia a volte il nome, Inoltre i grandi chef ci dimostrano che la cucina è un'arte, è una musica, è un sentimento che varia a seconda dell'emozioni che si vivono ed è anche in continua evoluzione, mi vien da pensare che se così non fosse, staremmo ancora  cacciando selvaggina con le clave, mangiandola pressochè cruda.....perchè qualcuno diceva che si fa COSI

E allora nella nostra faniglia la conserva di pomodoro si fa così e tutti gli anni, passati i giorni della calura di Agosto, ci si appresta a prepararla e si approfitta del momento per mettere nelle "arbarelle" anche l'antipasto piemontese, che era  uno dei cavalli di battaglia della mamma, che si poteva considerare la regina delle conserve.


 Solitamente siamo un team di volenterosi che collaborano alla realizzazione delle conserve
















la grande cucina ci permette di avere un grande spazio dove lavorare


Quando si è a questo punto il profumo dei ricordi è già ampiamente soddisfatto


è sempre una bella soddisfazione quando tutti i  barattoli, come soldatini colorati, sono pronti per essere divisi
                                       














                 Questo inverno torneranno tutti utili









E poi, alla sera, tradizione vuole, che ci si metta a tavola, preparando una fantastica pasta con il sugo novello, per gli amici più cari

      

Passata di pomodori delle nonne Maria e Teotiste

Pomodori misti S Marzano e Cuori di bue, sale grosso, basilico, santoreggia (erba cerea)

Lavare i pomodori e asciugarli., tagliarli poi a pezzettoni ,metterli in una pentola e cuocerli per un'ora dal momento dell'ebollizione, togliendo man mano l'acqua in eccesso, avendo però cura di tenerne sempre un po' nel caso servisse in seguito.Aggiungere una bella manciata di basilico e un po' di santoreggia, anch'esse lavate ed asciugare e inoltre 2 cucchiai di sale grosso per ogni pentola. Cuocere per 1 ora e mezza facendo molta attenzione che non si attacchi sul fondo della pentola.   Passare con l'apposita macchinetta (vedi sotto)
i pomodori ormai sfatti , avendo cura di ripassare le bucce due o tre volte, onde poter estrarre tutto il succo che esse contengono. Mettere la salsa ottenuta in una pentola e cuocerla ancora per un'ora.Preparate intanto i vasetti, che devono essere ovviamente stati lavati accuratamente e asciugati, metteteli in forno ad una temperatura di circa 70° fino ache saranno ben caldi, a quel punto si potrà mettere in questi la salsa di pomodoro, anch'essa calda, tappare bene i vasi con coperchi nuovi  e sistemarli con attenzione in un contenitore in cui saranno sate poste delle coperte di lana e che, avvolte intorno ai vasi ne manterranno il calore e permetteranno così la chiusura che li conserverà perfetti per tutto l'inverno