giovedì 13 giugno 2013

il giardino in fiore

Quando abbiamo comperato il mulino, non esisteva un vero e proprio giardino,in quanto essendo un luogo prevalentemente di lavoro, non era prevista una zona "ludica", per cui abbiamo potuto sbizzarrirci, piantando ciò che ci sembrava più adatto al luogo ed al territorio, alcune specie ci hanno dato grandi soddisfazioni, altre un po' meno, tra queste sicuramente gli alberi da frutta, che, a causa delle gelate primaverili, rischiano di non produrre quasi nulla.

Una piccola passeggiata nel giardino:

Questi pioppi cipressini sono stati piantati da me......Erano poco più alti di un metro e mezzo circa 20 anni fa, ora sono dei giganti che formano un sipario che protegge la casa . Il movimento quasi impercettibile delle foglie, moltiplicato per il loro immenso numero, fa sì che emettano sempre un lieve suono, quasi sussurrassero tra di loro segreti a  quali gli esseri umani non possono accedere

Piccolo annedoto

Qualche anno fa, un vicino di terreno, venne da me e seriamente mi disse che i miei pioppi facevano ombra al suo prato e che quindi avrei dovuto tagliarli. Sono una persona educata e nutro sempre sentimenti di comprensione nei riguardi delle necessità altrui, ma quando toccano animali piante bambini o anziani, una parte di me si ribella.  Ricordo di averlo guardato in silenzio aspettando una motivazione plausibile per una richiesta così assurda, lui palesemente imbarazzato cercò una via d'uscita dicendo- Ovviamente solo se vuole-    - infatti non solo non ne ho alcuna intenzione ma da quel che mi risulta il sole non rimane nella stessa posizione tutto il giorno e quindi secondo lei dovremmo abbattere tutti gli alberi della zona?-
Da quel che potete vedere i miei maestosi pioppi sono ancora lì.
Quando in autunno, sento le seghe che tagliano gli alberi, non posso fare a meno di percepire una sottile sofferenza dentro di me, lo schianto che ne segue e che segna la caduta della pianta è per me un grido di dolore.  Scusate ma per me è così, invece seminare, piantare e nutrire le piante mi dà un senso di vita e di continuità.

lunedì 10 giugno 2013

Paoletta ed Adriano




Paoletta e Adriano

Non si può non conoscerli se si ha anche solo un piccolo interesse per i prodotti provenienti da lievitazione.
Sono........magici. E' l'unica espressione che mi venga in mente, quando penso a loro
Sin da bambina ho provato una particolare emozione nei confronti del pane, il profumo che riempie le strade quando viene sfornato, il calore che proviene dal sacchetto nelle giornate invernali, le forme che si avvicendano a seconda delle regioni. Il rispetto che mi ha insegnato la famiglia, dovuto alla penuria che c'era durante il periodo della guerra, secondo il quale - Il pane non si sciupa e non si butta, . Tutto ciò ha fatto si che la creazione, perchè questo è, secondo me, il termine giusto per descrivere la nascita del pane,mi abbia suscitato un profondo senso di considerazione, quasi religiosa per questo prodotto, che viene addirittura anticipata quando nelle giornate estive vedo ondeggiare il grano nei campi. Era una predestinazione che dovessi andare a vivere in un mulino!
Tornando a Paoletta ed Adriano, li ho conosciuti due anni fa, tramite una strana combinazione di intrecci di amici. Loro cercavano un luogo idoneo ai loro laboratori di panificazione ed io ne possedevo uno, un primo corso è saltato a causa delle terribili temperature regalateci dal febbraio del 2012, ma finalmente a maggio, abbiamo potuto incontrarci e dare il via al primo di una serie, spero molto prolifica di laboratori.
Non riuscivo a credere che potessero esistere delle persone così, è subito nata una simpatia reciproca, che ci ha permesso di collaborare con grande piacere ed entusiasmo





Paoletta è un vulcano, piena di energia, di gioia di vivere e di simpatia, è in grado di reggere ore ed ore di corso con una vitalità e una precisione prodigiose, i suoi croissants , la sua focaccia soffice di Bari farebbero venire l'acquolina in bocca al più incrollabile degli asceti, la sua risata suscita nei i presenti una sana e contagiosa allegria








Adriano è unico. Raramente ho avuto il piacere di incontrare persone così professionalmente preparate, così "dentro" alla materia, con semplicità, umiltà e delicata attenzione per il proprio lavoro. Spesso, ed è una particolarità della società moderna, riguardo alle cui motivazioni ci sarebbe da scrivere volumi e non ne è certamente questa la sede, si tende a proporre agli altri il proprio modesto, seppur rispettabile sapere, con una presunzione ed una supponenza, atte a mettere a disagio e a creare negli altri un senso di inadeguatezza e di conseguente risentimento. Per mia esperienza personale ho avuto modo di verificare che lavorare insieme, intorno ad un tavolo, per preparare delle ricette di qualsiasi tipo, fa sì che le persone diventino solidali e collaborino al massimo per la buona riuscita del prodotto, è quindi importante che si crei l'atmosfera giusta affinchè ciò avvenga.  Con Paoletta ed Adriano tutto ciò avviene naturalmente.

Si lavora per otto dieci ore senza risentire della inevitabile fatica, ma emozionati come dei bambini che attendono che si avveri l'incredibile magia delle paste lievitate

e poi.....precedute da un profumo che non è descrivibile perchè è sentito prima dal cuore che dalle narici, perchè è il profumo dell'infanzia, delle merende a scuola, delle nonne, di un tempo che forse non esiste più ma che certamente è ben registrato nel nostro DNA, ecco sfornate:   focacce, baguettes, ciabatte, krunz, pan brioches, pizze, croissants, panettoni, colombe, pani alle noci, integrali, di farina di farro ......e poi ..lui  il principe ...il lievito madre, quello che deve essere trattato come una creatura, come un bimbo bisognoso di cure per poter dare il meglio di sè.    Fantastico. Ed ecco che è di nuovo magia
La magia semplice tramandata da chi già prima di noi la conosceva e generosamente ce ne ha fatto dono, e questa, scusatemi, è una piccola polemica nei confronti di coloro che si farebbero scotennare piuttosto che condividere le loro, si fa per dire, ricette. Ma se tutti la pensassero così staremmo ancora a darci clavate sulla testa l'uno con l'altro, perchè nessuna intuizione sarebbe mai stata condivisa

Paoletta e Adriano vengono due volte l'anno al Mulino della Torre per condividere con chi lo desidera le loro fantastiche conoscenze nel campo della panificazione dolce e salata








Tenetevi informati sui loro corsi e se siete un gruppo possiamo organizzarne uno fuori programma


Ah dimenticavo anche i buffet che vengono organizzati durante i corsi non sono niente male...